I WANNA GO HOME......DOV' E??

Rientrato in patria mi sto interrogando sul concetto di "casa". Come tutti sapete, gli inglesi distinguono tra home ed house, tra casa come espressione del calore, degli affetti familiari e la casa come luogo fisico (villa, appartamento, struttura dedicata..), materiale e neutrale...asettico. Vivendo da tempo lontano da casa ho capito che il concetto di casa in sè (forse come ogni concetto in se) non esiste se non come illusione rassicurante per la mente e il corpo. Ci aiuta a circosrivere gli affetti, a dare un inquadramento spazio-tempo agli amori, alle passioni. Si sa che l uomo ha da sempre bisogno di configurazioni autorassicuranti, principi ordinatori di un mondo la cui magmaticita ci e evidente e strutturalmente ineludibile, se non con l aiuto della mente e della sua instancabile funzione immaginifica...Puo vivere una stessa condizione di vita, evendone esperienza prima come home poi come house...poi...di nuovo..come home fredda e insignificante...So che le cose di cui ho bisogno sono sparse in giro per l'Italia,ma, pensare ad esse mi ricopre di una sottile pellicola rassicurante che, in un certo senso, mi da la calorosa sensazione di sentirmi in una casa, certo immateriale e mutevole, ma, sono pur sempre le persone che vi abitano a darle un senso pregnante....un sapore di unicita ed irripetibilità. C'è il miliitare di stanza in Afghanistan,ma, la cui casa è costituita da moglie giovane e figlio, primo e unico, appena nato......C'è colui che per lavoro è costretto a turni estenuanti, ore ed ore di lavoro lontano da amici, cari,emozioni la cui casa è ben distante da quella fredda scrivania colorata solo da una sbiadita foto di famiglia con attacate piccoli ritratti di genitori e figli ancora in fascie..C'è chi va ad Edimburgo per alcune settimane, ma, la cui casa trova un sereno, splendido baricentro solo nei suoi occhi, nel suo corpo........nel suo respiro ansioso....

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