UNO STRAPPO ALLA REGOLA..........VITA RIFLESSA..

Nel corso della vita capitano sensazioni strane, inspiegabili....Hai l'impressione di andare avanti,ma, a volte, di tornare indietro come catapultato da una strana e inaspettata macchina del tempo che non sei in grado di comandare, di prevedere. Bastano pochi sguardi con persone importanti per scoprire l'oceano di ricordi che hanno alle spalle, che hai alle spalle...Ti reimmergi in un sogno fatto di vita...guai se fosse il contrario. Flashback di vita, attimi passati, un passato che si rituffa prepotente nel tuo presente..forse non è così passato come volevi, come, in fondo, speravi...Allora ti accorgi di vivere tutto il resto della tua esistenza in perenne attesa di quegli attimi che benedici e maledici allo stesso tempo...come quelle brutte esperienze che riguardando con gli occhi lucidi della mente capisci che ti hanno insegnato qualcosa o,forse, qualcuno. Hai l'impressione di non aver mai dimenticato, eppure, fai di tutto per lasciarti alle spalle certe cose, certi strani amori di un tempo che andato, eppure, va ancora, veloce, limpido, nella tua anima. Maledetta anima, maledetta memoria. Nasci, cresci, vivi, raggiungi traguardi che ti procurano emozioni intense, vive. All'apice della gioia credi che quella sia la vita con la "v" maiuscola. Poi ti fermi, giri in auto da solo per le vie impervie della tua mente e ripiombi nell'angoscia dell'assenza. Lì capisci di aver ottenuto tutto,ma, di averlo lasciato andar via quasi subito, inconsciamente. E te ne penti (ah se te ne penti!). Mangi, fumi, vivi di amicizie importanti e relazioni infelici, scopri la gioia e la perdi in un'attimo....forse non era gioia. Leggi un libro e ti riscopri, leggi uno sguardo e ti riscopri infelice, diverso, strano, forse, mancante. Menomato ti rifugi dietro paliativi di felicità, surrogati di ansie impegnative che affannano il corpo e ti occupano la mente. E assurdo come a vole, pur avendo un cervello, si faccia di tutto per ingannarlo, ingannarsi. Oggi faccio questo, domani vado lì, ti senti importante, fiero,ma, tristemente vuoto. Chi ti aspetta, con chi vai e dove....domande, tante, troppe. Cerchi di nasconderti nostalgia, prendi a calci malinconia, vuoi sbiadire foto ancora vivide dentro di te...Non trovo spiegazioni adeguate (forse non ci sono!), non trovo ottimi rimedi, non vedo uscite di sicurezza lampeggianti....Non mi ritrovo nella mia vita..Vivi per altri, vivi per un'altro che regna in te, vivi poco per te. Tutti ci impegnamo con caparbietà,ma, senza lasciarci un'attimo di respiro. Ci dedichiamo a tutto tranne che a noi stessi (incredibile ma vero). Coltiviamo poco noi stessi proprio nell'epoca in cui regna un individualismo fondamentalista. Come dire,,,,mangi e non sai che fai tutto questo per il corpo, per un benessere fisico.....corri, ridi, felicità e tristezza sono parte formativa di un percorso di vita in se,ma, soprattutto, per sè. A volte osservo l'andamento della mia e mi sembra a volte lenta, altre troppo veloce, rischiosa. A volte piena, altre estremamente vuota. Di un vuoto da impazzire, fuggire..Sono momenti brutti, bui, tendi una mano nel nulla. Guardi cose prime di forme definite..Brancoli e ti stringi forte a te, in te. Cerchi interuttori, vai alla ricerca di domande di cui già conosci le risposte, belle o brutte. Allora giochi ad immaginare la tua vita passata aggiungendo elementi nuovi, fantastici, positivi. Non farlo mai,mai,mai!!! Un'autoflagellazione che non meritiamo, che non merita la mia vita. Ti aggroviglieresti su te stesso per sempre, come il cane che si morde la coda.. Stai li a mordere nella contrazione di uno sforzo mentale utile solo al tuo masochismo interiore. Allora di ti dici in un'attimo di lucidità..Cresci, basta, smettila....ma, sai bene di non essere la madre pedagoga di nessuno, figuriamoci di te stesso..La realtà credi sia l'unica via d'uscita proprio nel momento in cui della realtà (compreso la tua) ti interessa veramente poco..

FESTIVAL DEL CORTO STILE "YOUTUBE",......

L'altra sera discutendo davanti ad un bicchiere di vino con Luca e Fabio ......è saltata fuori l'idea di integrare "Conversazioni dal basso" con una sorta di festival del corto pubblicato su "Youtube"...Ovviamente scopriamo l'acqua calda soprattutto ora che si sono appena svolti gli "Youtube award"....però...inserire la variabile "STUDENTE URBINATE" o, piuttosto, un tema di riferimento specifico legato alla realtà urbinate renderebbe "Conversazioni dal basso", evento interessante così come estremamente imprevedibile, parte di un percorso di alfabetizzazione alle piu recenti frontiere del Web sociale....futuro della vita.......la vita del futuro..

P.S= Se ci sono aggiunte interessanti vi prego di commentarmi.....IO torno a suonare e giocare a PES 2008 con i miei amici......nostalgici d'altri tempi....AUGURIO PASQUALE.....!!!!

GENERAZIONE Y...generazione "deviata"!

Malauguratamente mi ritrovo a dare un'occhiata all'edizione delle dodici e trenta di StudioAperto che ti fa un pò l'effetto "Emilio Fede"(lo guardo perchè così, almeno, posso criticare con cognizione di causa e un'indiscussa quota di libertà)...Ad un certo punto, raffica di cattive notizie (fratellini di Gravina di Puglia, pirati della strada, presunto stupro di padre Fedele) finchè non arriva l'angolo del teenager cattivo, vandalo e non allineato. Le notizie fresche fresche di giornata sono: assaltato ed incendiato I.T.I.S di Voghera, fermate corse di alcuni autobus di linea per atti vandalici sistematici a Cava dei Tirreni (SA) e, attenzione alla chicca, mega sondaggio sui giovani che ci dice che 7 ragazzi su 10 hanno delle insufficenze a scuola (medie e liceo)...IO DICO BASTA a questo modo scialbo ed inutile di dare "NOTIZIE" che notizie vere nemmeno sono...Nella stessa edizione del telegiornale intervistina a Fioroni (barcollante ministro dell'istruzione),ma, non sugli scarsi risultati di molti giovani studenti.....no..........su una truffa che il suop dicastero ha subito per la presenza di una talpa interna che ha trasferito 13 MILIONI DI EURO dal ministero ad un conto in Svizzera...HO DETTO TALPA INTERNA, NON TRUFFA TELEMATICA.....E riguardo ai giovani, i loro problemi, le loro difficoltà???????niente,un bel niente..Allora mi faccio, oramai da tutta una vita, almeno due domande fondamentali:
1)E' questo giornalismo?
2)I politici, le famiglie. insegnanti e professori sono consapevoli che solo attraverso uno sforzo congiunto possono superare una crisi delle leve più giovani che esiste....ma di cui pochi si interessano di comprenderne le cause reali (debacle istituzionale, aumentata competence tecnologica, crisi dell'auctoritas di insegnati e modelli d'istruzione, ecc....).
La mia illusione è che, anche in questo paese, il giornalismo possa diventare quel "cane da guardia dalle antenne tenere" di poteri forti e problemi sociali....giusto.......UN'ILLUSIONE.

"L'ORIGINALE" DIALOGA CON "LE IMITAZIONI"........

Ancora a proposito delle "Daft Bodies" è molto interessante come l'esibizione abbia innescato una sorta di costante dialogo a distanza in cui i "testi" audiovisuali si impongono come elementi di un botta e risposta multimediale, serio o più o meno parodico, completamente svincolato dalle tradionali strade dell'affermazione in stile "old media". Sono una star/band di successo, grazie alla mia major discografica produco un video musicale che lancia il mio ultimo pezzo. Tra i miei fan "zoccolo duro" circola il video, poco dopo nascono rielaborazioni che esprimono assenso (stima/conferma dell'adorazione) o dissenso (parodia,aperta critica). In ogni caso, il processo è costantemente innescato, monitorato, e deviato dall'alto (band, portavoce, casa discografica ecc..) in un processo in cui è sempre ben visibile (e viene mantenuta nel tempo) la distinzione tra chi fa qualcosa e chi riceve quel qualcosa. Nel caso delle "Duft Bodies" tutto nasce dal basso, resta basso e tutto ciò garantisce una costante interazione degli ammiratori/demonizzatori che possono produrre in qualsiasi momento video di risposta e/o integrazione (vedi, ad esempio, i Daft Bros i Daft Punk Hader Bodies per la versione maschile, (drunk) Daft Punk per la ver. individuale, Daft Hands per l'utilizzo di altre parti del corpo come la mano). E stato avviato un circolo virtuoso-creativo inarrestabile ed in cui, soprattutto, non c'è nessuno che detti le regole del gioco (così come della possibile trasgressione di esso). E come se il video dicesse: VI ABBIAMO DATO UN IMPUT......ORA.........DIVERTITEVI. Ed il risultato è assolutamente straordinario oltre che molto ben curato per essere sempre all'altezza dell' "originale"..

.........QUESTA SI CHE E' CREATIVITA' GRASSROOTS!!!.......


In risposta a chi si illude di non conoscere/capire come social software e/o creatività dal basso, segnalo questo meraviglioso video caricato circa sei mesi fa su Youtube, che non smette mai di rivelarci talenti e sorprese. Due ragazze inscenano "iscritte" un famoso pezzo dei Daft Punk. Rielaborazione del testo, scritto e ballato, ballato perchè scritto, scritto perchè ballato. Attualmente il video è stato visto più di due milioni di volte.....un vero fenomeno di massa (bassa!!)...Cosa ancor più divertente...sono fioccate le imitazioni di un'esibizione che è diventata subito un modello (dal basso) di riferimento capace di sviluppare anche una consistente schiera di fan ed ammiratori...Una vera e propria forma di espressione (verbale e non) corporea. IL corpo che diventa testo due volte....Spesso dubito che chi realizzi questi capolavori abbia reale coscienza dei tanti possibili significati cui la propria opera si presta.."Talent Uno" (credo l'unico programma che faccia riferimento al web),trasmesso in quarta serata su italia uno, ha certamente agevolato il successo di questa clip..Rielaborazione di contenuti....Canticchiare sotto la doccia, imitare Bruno Vespa durante una serata tra amici o, piuttosto, mega torneo di play station e Wi....sono tutti sulla stessa grande barca socio-culturale..Una cultura emergente, dirompente, profondamente creativa che va ascoltata, considerata..

LINK A SciCom DI URBINO- GRANIERI SUGLI SPAZI DIGITALI

http://larica-virtual.soc.uniurb.it/sdc/?page_id=102.........

dibattito con contraddittorio alla "Porta a Porta" tra Fabio Giglietto e Giuseppe Granieri sulla gestione e la semantizzazione degli spazi digitali vecchi e nuovi......Consiglio, a questo punto, anche la lettura di "Universi sintentici" Edward Castronova (professore dell'Univ. dell'Indiana) sui massive multiplayer, interazioni in realtà virtuali e retroazione sulla realtà Reale (politica, culturale, istituzionale)......

BAUDRILLARD E LA DONNA.......

In "La Seduzione" Jean Baudrillard tratta, in modo laterale, la causa femminista. Egli sostiene che, a livello di rappresentazione simbolica, l'aver oggettivato la causa "presunta" della distinzione tra sessi, la gestione proprietaria dell'utero ( "l'utero è mio e lo gestisco io" era lo slogan in voga durante il sessantotto) e la rivalsa delle capacità del "sesso debole" come l'inizio della fine della donna e delle sue proprietà, ritenute dallo scrittore, estremamente peculiari, uniche. L'oggettivazione di capacità, assunte come vessillo di una battaglia tra i sessi, ha profondamente sminuito la donna come universo simbolico ricco di significato e dotato di una sensibilità rara, naturale.....Baudrillard fa coincidere l'inizio della contesatazione femminista con un graduale quanto deleterio processo di vittimizzazione della donna che ne ha inevitabilmente ridimensionato le capacità e le prospettive di crescita. L'altro lato della medaglia (che io condannerei come donna!!) è la candidatura delle quote rosa, la ripartizione "fair", equa delle tradizionali mansioni domestiche tra donne e uomini si impongono come conquiste più che come azioni naturali, condivise....Imponendosi come partito della causa femminista è stato concrettizzato un problema sociale. Ma tale concretizzazione è coincisa immediatamente con una territorializzazione della "causa femminista", sloganizzata, ridotta, minimizzata....La donna avrebbe prevalso naturalmente per le sue incontrastate ed inalienabili doti....Quella che, a prima vista, sembra una decostruzione di anni di lotta femminista, lo leggerei come un profondo elogio dell'altro sesso. Per nulla ritenuto "debole" da Baudrillard che, anzi, è consapevole dei limiti e dei pregiudizi dell'uomo come essere grezzo, rude perchè intimamente debole e profondamente dipendente dalla donna....forte, solida, tenace. La politica, le istituzioni sono, dunque, inquadrabili come riflesso cosalizzante in funzione di difesa/rivalsa simbolica di un sesso dall'identità certamente labile..

FACCIAMOLA GIRARE PER PUNIRE CHI PRESUME DI RAPPRESENTARCI!!

E' importante sapere che se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti. Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti. ESISTE UN´ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!Di seguito i riferimenti legali. Tutto si basa su un uso 'puntiglioso' della legge: Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario dell´Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale odi allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi atre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. Illustro nei dettagli il sistema da usare:1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato'3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta') COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU´ VOTI.

L'AFRICA CHE RIPARTE DAI PHONE VILLAGE....

Mi ha molto impressionato un'articolo uscito alcune settimane fa che accennava ad alcuni modi "tecnologici" attraverso cui molti paesi e piccoli centri africani stanno cercando di superare barriere e distanze materiali e, da ultimo, tecnologico- comunicative....E impressionante come, pur baypassando completamente la fase sperimentale in relazione al Web o piuttosto alle applicazioni Web 2.0, questi paesi siano riusciti a fare propri e a reinventare le modalità d'impiego delle più recenti tecnologie, con particolare riferimento alla banda larga wireless ed alla recentissima telefoni mobile. Ai più noti sistemi di e-learning, insegnamento a grandi distanze tra centri metropolitani e villaggi periferici, possiamo aggiungere la creazione, proprio attraverso i cellulari, di banche dati a scopo anagrafico e/o sanitario. In sostanza, equipe di medici eseguono periodicamente controlli e prelievi in lontani villaggi, danno un codice ad ogni abitante fornito, a sua volta, di un telefonino. In tal modo, se ci dovesse essere bisogno di lui è possibile rintracciarlo facilmente attraverso un semplice SMS. SMS utilizzati, tra l'altro, anche in fase di raccolta di tali informazioni. Di sangue c'è continuamente richiesta in un paese che ha la più alta percentuale di morti infantili per AIDS e malattie anche a bassa trasmissibilità...Si potrebbe leggere una gran quantità di simbolico in tutto questo....garantire la vita (attraverso la circolazione di sangue pulito) attraverso la rete. Certo, utilizzare nuove tecnologie per sviluppare infrastrutture (in questo caso sanitarie) altrimenti assenti rappresenta davvero un'uso equo ed etico della globalizzazione tanto demonizzata.. I PHONE VILLAGE oggi sono più di mille e sfruttano il sistema SMS e le reti wireless anche per la circolazione di denaro ed in luogo delle tradizionali transazioni bancarie....Mettiamo che io sia keniano, un mio parente riesce ad imbarcarsi e partire per l'Italia.. Ha la fortuna di trovare una sistemazione regolare che gli permette, mensilmente, di inviare "rimesse" ai suoi parenti rimasti in Africa, compreso me.....Questi soldi posso essere trasmessi con un sistema telematico che abbatte qualsiasi costo di transazione...Sul mio cellulare compare un messaggio di testo contente un codice segreto, mi reco in banca, trasmesso all'addetto il codice ed il gioco è fatto...Numerosi istituti di credito stanno adottando questo modello alternativo di gestione del credito anche nelle transazioni tra stati e, dunque, nella gestione di politiche economiche nazionali.....
Altro fatto su cui invito a riflettere::::::le nuove tecnologie all'inizio della loro storia (tutto sommato recente) erano estremamente costose....proprio oggi che si è quasi giunti ad una gestione pienamente dal basso, comunitaria di tali strumenti che essi stanno diventando vitali per i paesi in via di sviluppo che, in tal modo, hanno superato tutto il processo di allineamento tra domanda ed offerta di nuove tecnologie, SFRUTTANDO A PIENO LE LOGICHE DEL LIBERO MERCATO DI FORME E CONTENUTI TECNOLOGICI (banda larga, sms, telefonia mobile per la comunicazione intercontinentale, internazionale)..Questa è vera globalizzazione, questo è il famoso "fair use" incarnato dalla libera circolazione di strumenti, idee, social-software...Per la serie "prendo dalla globalizzazione ciò che ritengo utile per me (come nazione, stato, città, individuo) e lo rielaboro in modo assolutamente personale. Chissà, poi, che le mie istanze non coincidano con quelle di un'altro (come nazione, stato, città, individuo)...

LE NARRAZIONI DEI THEJACKALL

Tra la fine di gennaio ed i primi giorni di febbraio un gruppo di miei amici, poco fieri abitanti di Melito (il mio paese d'origine) hannp realizzato un video dal titolo IO SONO MOLTO LEGGENDA, visualizzabile con una semplice ricerca su Youtube. Il video o, meglio sarebbe dire, il cortometraggio (dura poco più di sette minuti) ha avuto un successo inaspettato dai più,ma, in grado di ritrovarne le motivazioni nelle sue più profonde dinamiche di creazione, artistica e più prettamente tecnica. (So di parlare a persone che si presuppone abbiano già visto il video). Quel breve film rappresenta il perfetto esempio di convergenza mediale grassroots di cui ci parla un guru della comunicazione avanzata come Henry Jenkins (Convergence Culture). In sostanza, questo gruppo di ragazzi amanti del cinema e ,forse, un pò annoiati dal grande cinema "spara spara ed inseguimenti" di Hollywood, decide di far prevalere (almeno per sette minuti) le proprie istanze, i propri problemi, denunciando un profondo disagio, completamente agli antipodi con quel mondo patinato di starlette, lustrini e stutman che niente ha a che fare con la vita quotidiana. Tanto più se quella vita è triste, problematica, invasa da odori insopportabili e disastri ambientali sotto casa, dietro gli angoli delle nostre strade, della nostra città. Riappropriarsi della propria realtà attraverso la rielaborazione di contenuti neomediali e forme cinematografiche in stile "garage" è tutto il movimento naturale dei thejackall,ma, anche la loro arma vincente. E, come ovvio, la prima di una lunga serie di convergenze ed ibridazioni di forme contenuti vecchi e nuovi, conosciuti e sconosciuti.
Dal grande cinema al cinema di casa nostra in senso letterale. IL movimento che va, all'inizio, dal pubblico al privato, ritrova una nuova forma campanilistica, nostrana, per poi rientrare nelle dinamiche di fruizione "corporate" o top down con Youtube e le sue enormi possibilità di fruizione. A prima vista, inoltre, sembra di scorgere la classica "fan fiction" in cui l'appassionato di cinema americano o di W.Smith ne riprende ambientazioni, stili,dialoghi per ricreare qualcosa di nuovo in forme fai-da-te. Qui la consapevolezza di strumenti e punti di riferimento (il cinema americano, i dialoghi, i caratteri) ne consente un grandioso superamento verso se stessi, la propria vita fatta di umori e odori quotidiani, personali. Globale, locale, di nuovo globale a livello mediale in senso letterale. Globale, locale, autobiografico e di nuvo globale a livello di contenuti che rapidamente diventano I VISSUTI ESISTENZIALI, UNICI ED IRRIPETIBILI!!.
Il protagonista de IO SONO MOLTO LEGGENDA, alla fine, bacia quella che è la sua ragazza nella vita reale, di tutti i giorni. Ci si tuffa nel mondo del cinema,ma, se ne esce arricchiti, rinnovati di atmosfere e scelte stilistiche che la finzione offre alla realtà come luoghi di discussione, occasioni assolutamente reali di ridefinizione della realtà stessa. IL processo e continuo (top down,ma, anche bottom up!!!). IL consumatore ritrova se stesso e si scopre genio creativo che plasma quella realtà, la reinventa per scopi contingenti. Sfrutta non fruisce, rielabora e non digerisce.
Concludo con una citazione presa sa un testo che, in parallelo e dall'altra parte del mondo, mi parlava di cose di cui un gruppo di persone sensibili in un paese vicino Napoli erano e sono PIENAMENTE CONSAPEVOLI:

"(..)Benvenuti nella cultura convergente, dove vecchi e nuovi media collidono, dove i grandi media e i media grassoroots si incrociano, dove il potere dei produttori dei media e quello dei consumatori interagiscono in modi imprevedibili. La cultura convergente è il futuro, ma sta prendendo forma oggi. I cosumatori ne usciranno più potenti, ma soltanto se sapranno riconoscere e usare quel potere in veste di cosumatori e cittadini, come partecipanti attivi della NOSTRA cultura.(..)"

PALIATIVI...LE CARAMELLE AL BAMBINO

Le ipocrisie della politica non hanno fine.....sotto elezioni tutto si acutizza in un modo veramente disgustoso....Sto parlando di candidature finzionali, ad hoc, contentini tristi, tappa-buchi... C'e l'operaio della Tyssen che, dopo l'incidente, ha subito questa svolta politica e profondamente democratica quando sarebbe dovuto essere il porta-bandiera di una lotta senza quartiere alla politica dei palazzi di vetro....Sindacalisti donna, omosessuali piu o meno noti, belle presenze, c'è (pensate!!) anche il blogger campano Adinolfi che riemerge dalle sue ceneri in occasione degli appuntamenti elettorali col suo blog per restituire la politica in mano alla gente, ai giovani che sono LA SPERANZA PER IL FUTURO!. Sono giovane eppure sono profondamente stanco di sentire proclami che rassomigliano delle parti di recitate male di un copione scritto ancora peggio..Il panorama si arricchisce dell'Obama nostrano, del Cavaliere obbligato a riprendere in mano le sorti del SUO paese....Nel teatrino ci sono tutti per accontentare tutti,veramente tutti. Dalle CANDIDATURE, si potrebbe passare ai NOMI DEI PARTITI, O MEGLIO, DEI CONSORZI DI GRUPPI ELETTORALI, delle coperative di agricoltori della politica o di politici le cui braccia sarebbe state meglio impiegate se utilizzate nei campi....Cose bianche, rosse...le battute si sono spese nelle ultime settimane....Tutto questo è preoccupante quasi quanto il fatto che il festival di Sanremo abbia monopolizzato l'informazione per un'intera settimana, durante la quale non si parlava che di cantanti, canzoni, plagi, duetti e conduttori..Non è possibile tutto questo!! Basta ridere, dobbiamo iniziare a preoccuparci e trovare delle soluzioni alternative...Questi sono paliativi, lo ripeto, che rimandano il duro conto che la realtà deve presentarci...La presa di coscienza ci colpirà impietosamente quando meno ce lo aspettiamo....Se fino ad allora non si sarà costruito niente, sarà difficile, davvero difficile trovare solide basi, nuove prospettive da cui ripartire.

POLITICA E PIAZZA

Rimpiangendo Baudrillard e/o di non essere nato in un epoca di grandi movimenti ideologici (magari sarei potuto essere sessantottino!!) osservo con distacco e, a volte, con pieno disprezzo quello che la "discussione politica" quotidiana tematizza. IL distacco non è più graduale, viscido, sotterraneo come poteva essere fino a poco fa. La rapida successione del fenomeno neomediale di Grillo (che tra poco cercherà anche una conferma ufficiale da quello stesso mondo politico che attacca e che, dall'altra parte, cerca di oscurarlo!!), la crisi di un partituncolo come l'UDeur (scoperchiato ad hoc perchè era già tutto li da molto molto tempo, fidatevi di un campano!!), la debacle della sinistra campana, il problema dei rifiuti mi hanno quasi fatto sentire colpevole della crisi politica che ha condotto alla caduta del governo. Dall'altra parte, la triste verità è che la politica si è, per un nano secondo, vista indebolita, fiacca, incapace di conquistare voti, elettorato, consumatori di informazione orientata da una permanente attività di "speen". Lo speen è, in pratica, l'attività mediante la quale si cerca di far passare per informazione una vera e propria attività denigratoria nei confronti dell'avversario politico di turno o, piuttosto, della parte politica nemica. ESEMPI. Il gran malanno della sinistra (almeno prima della cura apparente del PD)è stato spingere sull'accelleratore dell'anti-berlusconismo, facendolo diventare parte integrante, se non addirittura vitale, di tribune politiche, faccia a faccia, e disegni programmatici....vero e proprio speen= distorsione, curvatura (a destra o sinistra) dell'informazione...L'agonizzazione della lotta politica di cui al post precedente, viene qui ridotta a narrativizzazione della lotta. Lotta finzionale, agonistica,ma, quasi da novella in versi. A volte anche belle, appassionanti,ma, certamente fuori dalla realtà....Non stiamo parlando di ideologia (marxista, nichilista, realista,utopista) politica che astrae dalla realtà, per esigenze contingenti, per poi ritornare al cuore di essa carica ed eclettica...Qui parliamo di politica che chiude l'agone alla vista del pubblico,m gestendolo con una presunzione di autosufficienza ed autodeterminazione, anticamera di colpi di Stato totalitari. L'informazione (almeno quella che si realizza attraverso TV e giornali) è schierata, lo si è capito fin troppo bene...Ma non da una parte politica piuttosto che...Dalla parte di una classe senza programmi, idee genuine, caso mai, affossata, ridimensionata dal proprio narcisismo, dalla smania di visibilità mai supportata dalle parole, dai cambiamenti. La tv è naturalmente propensa a dare una mano (e qualche ritocco di make up) all'apparenza delle forme senza sostanza (i politici). Sentir parlare di make up politico, marketing politico, gossippizzazione della politica mi fa venire voglia di allontanarmi da quella "realtà", prendere le distanze da un mondo che oramai cerca gia di distanziarti a sufficienza per sentirsi libero, autonomo e compiere malefatte convincendosi di dover rispondere unicamente a se stessi... Come il bambino lasciato solo dalla mamma, uscita per alcune commissioni. Da solo si sente libero, svincolato dal giudizio della mamma sulle proprie malefatte e/o sulle proprie azioni spontanee cui puo finalmente dare libero sfogo!!!! IL problema sopraggiunge quando torna la mamma e pretende delle spiegazioni che giustifichino quelle azioni nel modo piu oggettivo, inconfutabile....Quello e l'unico modo che il bambino ha per salvarsi....IL nostro ritorno, il ritorno di chi possiede la politica non è ancora avvenuto o è estremamente debole se paragonato all'uso personale che ne fanno quelli di Roma.....La forza delle nostre argomentazioni, della nostra vita piena di ansie, problemi e disagi devono tornare ad essere il sale delle discussioni tra uomini politici che, come si diceva molti anni fa, sono innanzitutto UOMINI DI STATO, al servizio di una collettività di cui sono momentanei rappresentanti... Gli U.S.A rappresentano un ricco bacino di esempi di popolazione che si arma per riprendersi la politica, nel tentativo di restituirla alla sua collocazione naturale:::la gente. Gruppi di detective (penso a Collective Detective), che soprattutto in periodi elettorali, si armano di buona volontà e di internet per scovare notizie sui candidati (magagne, contraddizioni) da diffondere in Rete. Contribuendo ad integrare e/o anteporre all'informazione tradizionale una contro-informazione oggettiva e disinteressata......Quando scoppiò il fenomeno dei mass killer (persone che sparano a cazzo di cane sulla folla) a Woshington D.C, gruppi di naviganti si unirono alla ricerca degli indizi necessari al fine di realizzare un identikit completo dell'assassino. Aiutandosi con la comunicazione in tempo reale ed orizzontale, le potenti tecnologie informatiche (banche dati virtuali), essi furono in grado di sostenere l'operato delle forse di polizia impegnate nel caso. Questo attegiamento collaborativo, fondato sul confronto deve diventare anche il nostro...bah....Tuttavia, credo che saremo costretti a sopportare ancora a lungo il ridondante bombardamento mediatico di tv e giornali prima di capire che il futuro è nella Rete....Per futuro non intendo crescita demografica, economica, futuro prospero per le giovani generazioni. Parlo di futuro strutturale (direbbe Marx), parlo della ridefinizione necessaria di concetti svuotati e dimenticati come POLITICA, CULTURA, SOCIETA'. LA tv non solo rende passivi,ma, inibisce alla (re) azione, i giornali si cullano ancora sul fatto di essere, mal che vada, sempre meglio di cio che la TV propone. E credono che questo regga ancora la loro "auctoritas",oggi, ai minimi storici...Passività, aggressività frustrata, repressa sono i grandi valori dei media tradizionali..Ma non ci basta, non è ancora abbastanza.....VIVIAMO DI PALIATIVI CHE, COME PILLOLE FINTAMENTE MIRACOLOSE, SERVONO SOLO A DIFFERIRE IL MOMENTO IN CUI DOVREMO FARE VERAMENTE I CONTI CON QUESTI PROBLEMI.....

BREVE LIVE BLOGGING SU "ANNO ZERO"

Mentre cazzeggiavo al computer (fino a cinque minuti fa), zappingando alla TV sono capitato su ANNO ZERO, la trasmissione di Santoro. In primo piano il faccione di Tremonti che presentava per l'ennesima volta il suo libro, uscito almeno 4 anni fa, in cui prediceva la crisi della finanza globale per l'enorme sproporzione tra domanda ed offerta mondiali e riguardanti, soprattutto, beni di prima necessità. Ho sentito parlare di petrolio, nucleare e fonti di energia alternativa. Delle bassissime percentuali di energia pulita e/o rinnovabile prodotta dall'Enel.....Sono proprio stanco di questa politica che si incontra per darsi ragione, pacche sulle spalle, confrontandosi, nel frattempo, su problemi e soluzioni secolarizzate e anacronistiche, perchè solo su quelle è possibile trovare un accordo......Baudrillard ricorda più volte, nei suoi testi, il paradigma della politica "agonistica", letteralmente competitiva, rifacendosi al modello della polis ateniese. La voglia di confronto, la capacità di PORTARE AVANTI ARGOMENTAZIONI VALIDE E DIFFICILMENTE CONFUTABILI ed, in ogni caso, la capacità e la maturità di sottoporsi al giudizio severo, impietoso della popolazione......questi sono i principi di una sana democrazia...Guardo la Tv e penso alle parole di Baudrillard, penso a ciò che si pensa di noi (napoletani e, per di più, italiani) all'estero, penso a Berlusconi che ritira fuori la triste storia di Enzo Biagi dicendo che "lui stesso aveva già deciso di andare via dalla RAI"; prima del famoso diktat bulgaro.....L'unica cosa che riesco a pensare è che una volta perso anche il rispetto per chi non c'è più, è veramente difficile andare ancora più in basso....Con grande sorpresa (forse potevo aspettarmelo!!) vedo che, nelle ultime settimane, si sta cercando di iniziare a scavare, raschiando il fondo...Questo è sciacallaggio,,,...pornografia spinta!!!

LA POLITICA CHE (SI)UCCIDE!!

Pochi giorni fa mi è capitato di incontrare un amico di ritorno da Girona (Spagna). Aveva oramai concluso il suo Erasmus...Così, dopo il solito preambolo riguardo le bellezze della Spagna vista dagli occhi di uno studente (sesso sfrenato, droga libera e a basso costo, festini nel cuore della notte!!) siamo giunti ad un terribile punto d'incontro, drammatico quanto significativo!!!. Ci siamo accorti, provandolo su pelle, che ormai Napoli è diventata pattumiera di fama internazionale, se non globale..... Il bene e il male della Rete.....Il male è ,ovviamente, che il processo di SPUTTANAMENTO GLOBALE assume una velocità stratosferica...altro che metafore del passaparola tra vecchie vicine di casa. Qui siamo andati ben oltre i confini del vicinato......Indisponendo ben presto vicini (buoni e cattivi), parenti prossimi e lontani, cugini e compagnia cantante....LUI in Spagna, IO ad Urbino..ENTRAMBI perseguitati dal problema rifiuti, ormai sulla bocca di tutti. Il siparietto è sempre lo stesso...

STRANIERO IGNARO: SCUSA MA SEI DI NAPOLI??
IO(TITUBANTE): SI....PERCHE?
STRANIERO IGNARO: STATE MESSI MALE COI RIFIUTI EH??!!
IO(CON GRANDE DISAPPUNTO): EH.....ABBASTANZA.

Ci siamo passati entrambi.. Alcune volte non sai che risposta dare perche sei profondamente incazzato, non vuoi che ci sia qualcuno che si prende gioco della tua città che è, pur sempre, la TUA.Altre volte fai uno sforzo di autocritica è denunci che il problema dei rifiuti è molto più grave di quanto si vede alla TV. Ha dimensioni spaziali, temporali, sociali, politiche, istituzionali molto più grandi di quanto si possa credere..
La tragica parentesi "Bassolino" è l'ultimo capitolo di una storia che ha inizio almeno a metà degli ani 90 con la nascita delle famose municipalizzate.. L'esternalizzazione dei servizi essenziali si è perfettamente integrata con la secolare unione tra impresa, politica e camorra trovando nuovi canali d'investimento e prestanomi politici pronti a tutto pur di arrotondare i loro stipendi....
Che siamo invasi dalla merda, lo sapevamo già. Che la merda, da alcuni mesi, si accumuli anche ai margini delle nostre strade....questa è una nuova, amara verità!!!.....................

PERCHE LE GENERAZIONI....

Nel corso della stesura della mia tesi sono inciampato in una ricerca molto interessante o, se non altro, capace di attirare la mia attenzione e catalizzare le mie riflessioni. Queste ultime mi piacerebbe riportarle quì e, se possibile, ospitare discussioni e feed che possano farmi capire di più ed evolvere da uno stato di riflessione "riflessiva"....Confrontarsi, integrare punti di vista differenti è ciò di cui vorrei interessarmi in futuro. Lo ritroviamo nel Web, nelle sue numerose produzioni, al di là dei contenuti...Ma integrazione, collaborazione sono, prima di tutto, imperativi categorici di una filosofia di vita che aiuti a crescere, maturare e, allo stesso tempo, contribuendo alla maturazione degli altri.....Chi studia Luhmann e legge ciò che scrivo capirà ben presto che filosofia della società, sociologia sono materie di studio (nessuno può negarlo!!) che ci parlano della VITA......sono vita!!Capire che studiare e (è) vivere osservando,provando su pelle ciò che si è studiato....è certamente stimolante...

RIMANDO A ME STESSO SULLE GENERAZIONI...

FIGLI DEGLI INDI DI SEATTLE?

Non posso negare che la lettura del testo di Jenkins abbia stimolato una serie di riflessioni (piu o meno interessanti) legate al beneamato concetto di generazione. All’inizio, ero convinto che il concetto così come veniva proposto (marxiano, sessantottino, ecc..) è completamente fuori luogo se applicato alla generazione di consumatori Y. Dall’altra parte, se si abbandona quella prospettiva/palla al piede!!, ci si rende conto che una nuova idea di generazione/i viene a prefigurarsi, almeno dal punto di vista del consumo di prodotti culturali esperito attraverso i nuovi media. Se consideriamo valido il presupposto di convergenza mediale formulato da H. Jenkins, possiamo pensare come realizzabili dei collettivi trans-generazionali attorno ad un determinato oggetto culturale. Poniamoci questa domanda: importa così tanto se le unità di partenza di un modo alternativo di pensare le generazioni passi attraverso comunità di fan, adolescenti incoscienti, spoiling e quant’altro?. Non possiamo vederli semplicemente come le avanguardie:
1- di un modo postmoderno di concepire le logiche del mercato culturale
2- di un modo postmoderno di concepire le dinamiche di fruizione
3- di un modo postmoderno di concepire la creazioni di comunità profondamente segnate da quell’oggetto tanto da battersi in difesa di esso ed assumerne il gergo…
4- di un modo postmoderno di concepire,quindi, anche il concetto di generazione come comunità di consumo/reazione al consumo transnazionale, transgenerazionale che fonda la propria forza e sopravvivenza sulla produzione permanente di oggetti culturali (sia da parte delle corporation che grassroots!) che contribuiscono alla riconfigurazione/ampliamento della comunità stessa.

Se ammettiamo questo presupposto come valido possiamo ragionare su due importanti “conclusioni”:

1- Il concetto di generazione è rinfrescato, rivitalizzato da una prospettiva socio-mediale (che raccorda degli individui come appartenenti ad una generazione sia sotto il profilo delle competenze tecniche che, cosa più importante, sulla base della produ/fruizione di cultura)
2- La prospettiva socio-mediale, in un epoca profondamente contaminata dal marketing culturale (politico, sociale,istituzionale), sembra essere la prospettiva più affidabile per uno sforzo scientificamente valido per la costruzione di una identità di generazione.

IL web ha messo a disposizione degli strumenti di cui non tutti conoscono le reali potenzialità. Se così non fosse avremmo già assistito ad una rivoluzione culturale anche generazionale. Tuttavia avanguardie importanti sono, a modo loro, sintomatiche di un futuro prossimo. In quel futuro l’idea (descritta sopra) di generazione può non solo trovare luogo,ma, essere superata ed inglobata dalla costituzione di una comunità policentrica, che è molto di più della generazione.


Ciao!!! Mario Orefice

POST INAUGURALE

Su suggerimento di Fabio ho aperto il blog. Le intenzioni alla base della creazione di uno spazio personalizzabile non sono mai chiare. Tanto meno all'inizio. Ma ,tuttavia, intenzioni non ve ne devono essere!!. Basta essere se stessi, parlare di sè, delle proprie passioni, dei propri interessi...OK..