Altro momento di tristezza (sembra costruito ad arte): lasciando, nel tardo pomeriggio, la terribile conferenza del PD con il famoso quanto inutile David Sassoli, mi sono ritrovato a cena con alcuni amici e, dando un occhio a Ballarò (appuntamento immancabile del martedì sera, ma anche no!) ho cercato, con l'aiuto degli altri presenti, di portare il conto di quanto tempo si fosse parlato della questione Lario/Berlusconi. E' bene sottolineare che il parter era degno di una trasmissione politica di alto rango: Franceschini, Rossella, un filosofo ed un giuslavorista dell'università di Bologna. Insomma, dei bei personaggi. Eppure, tutti (compreso il povero Floris che, magari, ha solo fiutato il cambiamento di vento) sono cascati nel tranello che ha tenuto sotto scacco per almeno tre giorni di fila tutta la stampa ed i media: nazionali ed internazionali. A testimonianza ulteriore, se ce ne fosse ancora bisogno di ribadirlo, che il Silvio nazionale riesce sempre a far parlare di sè, storto e pure morto. Incredibile. Ma come si fa a non capire che ci sguazza in queste discussioni, polemiche e retro-polemiche corredate da moviole trasmesse in Tv, rimbalzate alla radio e stampate sui principali quotidiani nazionali. Sono convinto che, alla lettura del mio post, godrebbe come un matto. E' questo ciò che vuole. Far parlare di sè, autorizzando un invasione di campo in una vita privata che non è altro che una finta vita costruita ad hoc per i media piglia-tutto e, soprattutto, acchiappa-scandali e scandalucci, proprio come questo. Distogliere l'attenzione dalla realtà che conta (guerre, tragedie. Dico io: prima va in Abruzzo a piangare, poi, fa pubblicamente piangere la moglie occultando la tragedia de l'Aquila. Questa è o non è una grande, una delle tante, contraddizioni di Mr President??). Deviare lo sguardo sempre su di sè o su ciò che, storto e morto, lo riguarda. Vorrà armare una troupe di Mediaset al suo funerale. Così, giusto per potersi rivedere nell'al di là, in alta (altissima) definizione. D'altra parte, e a parte scherzi, mi spaventa come ogni suo tentativo di dettare l'agenda dei media giunga sempre a buon fine. E' come se un italiano piuttosto potente riesca a divenire talmente tanto coccolato dagli altri poteri da essere divinizzato ed amplificato anche quando, e Dio mi perdoni, non dovesse riuscire per un giorno a defecare con regolarità. Sono convinto che per dare ulteriore prova della sua santità (gli scettici abbondano sempre), tra poco, farà anche qualcosa di simile. In parte, col tema della defecazione ci ha già avuto a che fare. Proprio di recente. Basti leggere qualche sua dichiarazione riportata da giornali radio e Tv sulle famose "quote rosa", pietra dello scandalo a posteriori (per rimanere in tema) tra il Berlusconi tutto solo e nero e l'aggraziata donna (che, forse, non merita) Lario. A chi non bastasse, rimando ai vari interventi pubblici come quello in occasione del convegno della Coldiretti (tenuto non ricordo dove) dove, dal palco, apre il monologo con: "Vi chiedo subito scusa se non vi ho portato le veline (risate)"... E si, perchè non tutti sanno che lo psico-nano ha, di recente, avviato una vera e propria campagna di casting della nuova classe dirigente del PDL. Ovviamente, corsia preferenziale per le gnocche con un briciolo di cervello. Ed è stato questo fatto a suscitare l'odio femminista della Lario che, in ogni caso, conoscendo un pò lo spirito del marito, poteva svegliarsi ben prima. Al grande Silvio, tuttavia, va dato atto di una cosa: l'aver cercato, in maniera discutibilmente trasparente, di avviare una vera e propria campagna di costruzione di una classe dirigente giovane, fresca. Certo, forse troppo fresca e priva di materia grigia con tutto ciò che ne comporta. Con risultati anche tristi (a destra come a sinistra, di fatto). Ma, l'aver intuito la necessità di dare spazio ai giovani per recuperare un pò di credibilità è stata ed è un intuizione di cui gli va dato merito e di cui la sinistra, come in tutte le cose, tarda a capirne il valore, prezioso. Al di là, dunque, dei risultati e delle faccie (o dei culi) da schiaffi (o mano morte!), Silvio ci ha di nuovo visto lungo. Dunque, ancora un plauso consapevole ed arreso al nostro presidente del coniglio nel cilindro.......