RITORNO DRAMMATICO ALL'UNIVERSITA'.....CHE DELUSIONE..

Salve a tutti...Vi sono mancato????'..Almeno quanto io sono mancato a me stesso.Si. Perchè sono settimane che stento a ritrovare nello specchio quel bel ragazzotto pieno di aspirazioni, abbastanza affascinante e con una certa continuità nella compilazione del suo blog più o meno interessante. Questo perchè, fortunamente a volte, la vita ci riserva delle sorprese che rovinano una serenità che ti illudevi di aver ritrovato..Per cui, all'apice (ma non troppo!!) di un momento di benessere, quel momento diventa in un batter d'ali un ricordo, cuore di un passato che si presenta alle porte della mente e del cuore con una continuità martellante,angosciante. Per cui, mentre mi ritrovo a fare i conti (piuttosto duri) con ricordi, reminiscenze, desideri frustrati dalla negazione del presente ramingo e solitario, devo assolutamente rendervi partecipe di un malumore che già in altri angoli del blog non ho esitato a rendere pubblico.. Non voglio fare lo studente controcorrente, il "fottuto" e "ribelle" (tra l'altro, credo di aver già superato l'età per cui quei comportamenti potrebbero ancora avere un senso!). Parlo da persona ritenuta dai più piuttosto ragionevole. Sono andato incontro a braccia spalancate,abbracciando l'incubo da cui sarei dovuto scappare a gambe levate::::la specialistica in Editoria, Media e Giornalismo...nota ai più con l'acronimo da marca di qualità di un latte per bambini come E.M.G...Dopo un primo anno di scontri con una presidenza dittatoriale e poco aperta al dialogo con i suoi studenti-CONTRIBUENTI. Ho passato quell'anno, in parte, a disperarmi per la scelta a cui mi sono costretto; in parte, a vivere dell'entusiasmo di coloro che, al contrario di me, sono venuti da altre prestigiose università e piu o meno lontane parti d'Italia, cadendo nel mega-trappolone dell'eccellenza dell'università Carlo BO che, a detta di molti anziani, da quando Carlo Bo non è piu tra noi, stia lentamente crollando su se stessa, nonostante tutti si affannino a trovare soluzioni-tampone.....Da poco è iniziato il secondo,magnifico anno. Quello col sorpresone dei Project Work,millantati in tutto il paese e capaci di attrarre come pesci nella rete almeno trenta studenti che hanno visto (e solo il tempo dara loro ragione o torto) nell'università un solido trampolino verso il mondo del lavoro. L'illusione che in se crea il project work, ovvero, quella per cui "è l universita che pensa a te, a metterti in contatto col mondo del lavoro..." produce una istintuale deresponsabilizzazione che va bene,anzi, è più che legittimata dal pagamento di una profumatissima retta, dalla pubblicizzazione di ottimi professori e professionisti che diligentemente mettono tutta la loro competenza al servizio di studenti coccolati e continuamente assistiti...Ma dove????quando tutto questo si avvererà??dopo la mia laurea o quella di altre decine di generazioni di studenti illusi e profondamente disillusi?........Il primo giorno di lezione siamo partiti, tutti stracarichi (non per quello che ci avrebbe aspettato quanto perche, piu o meno tutti, ci sentiamo furbi, abbiamo gia capito come funziona e per far si che le cose procedano nel verso giusto, non dobbiamo far altro che assecondare un meccanismo che, già da solo, fa acqua da tutte le parti. NOI NON SIAMO STUDENTI...SIAMO DEI TATTICI SERVI DI UN SISTEMA CHE NON CI LASCIA NIENTE ALTRO CHE UNA GRAN DOSE DI INUTILE FURBIZIA).La cosa triste, tra le cose tristi, a questo punto, è che nel contigente tutto questo ci va bene (chi non sarebbe felice di prendere un bel 30 senza partecipare alle lezioni o studiare!!!). Ma, in futuro, questa gente non si preoccupa della nostra SPENDIBILITA NEL MERCATO DEL LAVORO. Se ne fottono di creare delle compentenze all'altezza non solo della concorrenza nazionale, ma, in certi settori legati al marketing e alla pubblicità, anche e soprattutto internazionale.. Ci danno solo fumo, illusioni di formazione, di legame col mondo del lavoro che, diciamoci la verità, molti di noi non sanno nemmeno dove sta di casa....Per cui dico BASTA CONTINUARE A PRENDERCI/PRENDERE PER IL CULO GENTE, FAMIGLIE CHE PAGANO PER ASSICUARE UNA FORMAZIONE AUTENTICA AI PROPRI FIGLI. SVINCOLIAMOCI DA QUESTO MODO DI CONCEPIRE L UNIVERSITA', PRENDIAMO LE DISTANZE DA QUEI PROFESSORI CHE PER ACCATTIVARCI, CI RIDUCONO IL PROGRAMMA E CI ALZANO LE MEDIE SENZA ALCUN MERITO......TUTTO QUESTO, IN UN GIORNO SEMPRE PIU VICINO, LO PAGHEREMO NOI.....QUANDO SAREMO SOLI ED IN CERCA DI UN LAVORO LO CAPIREMO!!!!!......cazzo(scritto in minuscolo per destare meno stupore di come, in realtà,vorrei).....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bastava non iscriversi, come ho fatto io. Certo, ora è facile dire "ho fatto bene", però, per chi veniva da una triennale della Facoltà (specie per noi di Scienze della Comunicazione), i segnali c'erano tutti.
Poi vai a vedere, e se fai un indagine così, sommaria, raccogli un buon numero di giudizi di questo tipo: "Beh ma è bello (il corso), non si studia e basta, ci sono i lavori di gruppo, Tizio è proprio in gamba, mi ha aperto degli orizzonti che neanche immaginavo [dove Tizio tu hai capito che era uno ... "scarso" (perchè, insomma, dopo che ti parla per un'ora di cravatte o spara giudizi senza preoccuparsi di giustificarli affermando che quello che fa è vera cultura e che lui "ha ragione" e che "altri" sono inetti (la lista degli esempi dettagliati farebbe sbizzarire i polli) ) già dopo la prima mezz'ora di lezione al secondo anno della triennale, quando ancora ti vedevi nel tuo immediato futuro universitario immerso nello studio delle raffinate tecniche di narrazione giornalistica, nei segreti dell'ideazione e della realizzazione ponderata di progetti editoriale, insomma di una specializzazione vera]".
In sintesi: sono gli altri che non vedono l'evidente, o che avevano aspettative molto basse (magari nonostante la provenienza da "Università prestigiose"), o sono io che mi credo tanto furbo?

Forse conviene non pensarci troppo...


mf

Anonimo ha detto...

Come si può apprezzare la facilità co cui i voti in questo corso vengono dati (se non regalati in certi casi? A cosa potrà mai servire? Forse a dare forza alla voce sulla facilità dell'ottenimento di una laurea nella Università "Carlo Bo" di Urbino? Non vedo altre alternative perchè non credo che a noi studenti venga fatto un bel servizio anzi. La problematicità del mondo del lavoro? L'impegno personale? Perchè ancora dobbiamo rimandare il momento in cui affrontare queste problematiche?
Quando arriverà questo momento? Quando avremo un dannatissimo pezzo di carta (anzi 2) e non sapremo a cosa ci potrebbe mai servire... Allora diremo grazie ai cravattari, ai fotografi che del voto se ne fottono e a tutti quei grandi PROF che in questa esperienza universitaria ci hanno accompagnato (si fa per dire) pensando al loro lavoro come a una seconda attività da affrontare nel tempo libero.

Professionisti del cavolo se non sapete dare a noi studenti altro che non sia la vostra gloriosa carriera...

Ma poi in fondo perchè lamentarsi se questi per molti di noi rappresentano degli eroi, dei miti... e tutti a compiacersi delle grandi loro opere senza chiederci si ma a noi... a che può servirci sapere csa hai fatto della tua vita. Vorremmo capire cosa sarà della nostra...

Allora rialziamo la testa e appropriamoci dell'università che ci appartiene, quella che dovrebb realmente prepararci al futuro lavorativo.


DB