GIORNALISMO CREDIBILE.....DI CHI?

Si sta tenendo da lunedì ad Urbino un convegno sul giornalismo e sulle sue chance evolutive. Hanno preso la parola giornalisti, professionisti e in erba, sociologi ed istituzioni.Ma, soprattutto, hanno parlato ed assistito i giovani giornalisti delle scuole di formazione promosse, garantite e tutelate dall'Ordine. Nel pomeriggio di oggi, in modo particolare, hanno preso la parola questi giovani giornalisti in erba, speranza per il futuro e croce per l'avvenire della democrazia informativa. E' stato eccitante prendere parte il  dibattito che ha visto, da una parte, schierati alcuni giornalisti, giovani e non, strenuii difensori dei criteri (o categorie assolute) del pensiero e dell'arte giornalistica. Questi hanno parlato di verità, credibilità, attendibilità della fonte e professionismo radicato. Si è arrivati, persino, a citare Galileo ed i principi dell'osservazione scientifica. Tutto a difesa strenua di sè, dei propri investimenti e delle proprie speranze. Contro i blog e le nuove tecnologie che di fatto (e non è più solo una prospettiva futuribile) stanno minando alle basi i sistemi istituzionali di produzione giornalistica. Sono rimasto scioccato. Non credevo che le scuole promosse dall'Ordine indottrinassero fino a questo punto....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Continuo a postare, anche se sono praticamente l'unico. :)

Non sono le scuole di giornalismo ad indottrinare. E' solo che dopo 25 anni di studi, a) molta gente ha le proprie convinzioni, e preferisce tenersele che rimetterle in discussione; b) non ha studiato cose che credo siano fondamentali per capire la modernità (esempi diversi da poter fare, ma tanto fra di noi ci capiamo...); c) il giornalismo attuale è fatto da "vecchi", e come ha detto ieri al convegno Vulpio, dopo tre mesi in una redazione, qualsiasi giovane fa esperienza e fa proprio una quantità enorme di luoghi comuni e qualunquismo...


matteo finco